sabato 3 maggio 2008

la nostra guerra


Gorizia - 25 anni nel 2008 vuol dire avere il diametro dello scenario a cui dever fare attenzione decisamente più vasto di quello che storicamente si ebbe nel 1998.dopo 10 anni il treno parte da stazini più vicine ma, a dispetto di ciò, è più facile perderlo. nell'intorno più prossimo i fatti corrono ed irreversibilmente intaccano la quotidianità anche nella sua più blanda banalità..





reuters Ue accordo Saa per rapporti con la Serbia (29 aprile)

LUSSEMBURGO - L'Unione europea firmerà oggi un accordo per avere legami più stretti con la Serbia.

E' quanto ha detto un portavoce della Slovenia, presidente di turno dell'Ue.

"I ministri si sono trovati d'accordo sul fatto che la Ue firmi oggi l'accordo 'Stabilisation and Association Agreement' (Saa o Asa in italiano) con la Serbia ... I ministri inoltre hanno raggiunto un accordo a certe condizioni. La firma dell'accordo avverrà oggi pomeriggio alle 16,00 (ora italiana)", ha detto un portavoce della presidenza nel corso di un vertice in Lussemburgo.

In precedenza, un portavoce olandese aveva precisato che le condizioni prevedono che la ratifica da parte degli Stati Ue del patto inizierà soltanto una volta che l'Ue sarà convinta che Belgrado collaborerà a pieno nel dare la caccia alle persone accusate di crimini di guerra, e che la Serbia inizierà a ricevere gli aiuti dal punto di vista commerciale e umanitario previsti dall'accordo soltanto in quel momento.


international herald tribune Nikolic follows own path ( 2 maggio)

The leader of the Radical Party, which could be a part of a coalition government soon, lashed out at the United States and European Union countries for recognizing Kosovo, but he ruled out going to war. il velino Solana dietro la firma del trattato Saa (2 maggio)
Roma - C’è lo zampino di Javier Solana dietro la firma del trattato di Associazione e stabilizzazione (Asa o Saa ) tra Unione europea e Serbia. Il negoziato, secondo quanto ha appreso il VELINO a Bruxelles, ha infatti subìto una decisiva accelerazione i giorni che hanno preceduto il Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue di martedì 29, in seguito alle raccomandazioni partite dall’ufficio del responsabile della politica estera e di sicurezza comunitaria. Solana, che ha avuto numerosi colloqui ad alto livello con le autorità serbe dopo la dichiarazione d’indipendenza del Kosovo, ha fatto presente ai rappresentanti dei Ventisette che le previsioni sull’esito delle elezioni dell’11 maggio in Serbia non sono incoraggianti per la coalizione guidata dal Partito democratico (Ds) del presidente Boris Tadic, favorevole a una maggiore integrazione con l’Europa malgrado l’incidente del Kosovo. E un successo dei radicali di Tomislav Nikolic (già vicino alla vittoria contro Tadic alle presidenziali dello scorso gennaio), coadiuvati dai demo-nazionalisti del premier uscente Vojislav Kostunica, potrebbe dar vita a un governo molto rigido rispetto all’Europa, pronto a subordinare ogni possibile intesa a una revoca delle decisioni della maggior parte dei Ventisette sul Kosovo. Al contrario, Tadic, pur ribadendo la sua opposizione al riconoscimento della (ex) provincia, è convinto che l’adesione all’Unione europea costituisca l’unico modo di difendere realmente le posizioni serbe sull’indipendenza di Pristina, oltre che la migliore possibilità di sviluppo economico per il paese.
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ansa (3 maggio)
Roma, 3 mag. (Apcom) - Il leader del Partito radicale serbo (Srs), Tomislav Nikolic, ha dichiarato di non sentirsi la reincarnazione politica di Slobodan Milosevic.

In un'intervista al New York Times, l'esponente dell'estrema destra ha precisato comunque di non ritenere una figura totalmente negativa l'ex presidente, la "mente" della guerra dei Balcani che nel suo Paese costò la vita ad almeno 125mila persone. "Milosevic non è stato un criminale, ma ha commesso molti errori", ha affermato Nikolic, 56 anni, personalità carismatica e violenta che un tempo sorvegliava cimiteri e si autodefiniva con orgoglio "impresario di pompe funebri".

Il suo humor serbo potrebbe diventare più familiare al resto d'Europa dopo le elezioni parlamentari dell'11 maggio. "Spinto" dalla rabbia dell'elettorato per la dichiarazione unilaterale di indipendenza della provincia del Kosovo, l'Srs è leggermente in testa nei sondaggi e gli analisti prevedono che possa emergere dalle urne come parte della coalizione di governo.

Nikolic ha assunto le redini del partito da quando, nel febbraio 2003, il leader Vojislav Seselj si è consegnato al Tpi (Tribunale penale internazionale Onu per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia) per rispondere delle accuse di crimini di guerra. Il problema di Milosevic, ha aggiunto il nuovo leader, è che non ha mai finito ciò che ha cominciato. "Ha desistito in tutti i conflitti che ha iniziato", ha sottolineato, "Il suo più grande errore è che non è stato una persona che non ha portato le cose a termine. Ma le sue politiche ci hanno fatto impazzire. Non posso essere definito un nuovo Milosevic".

Dichiarazioni che non hanno fatto molto per tranquillizzare i crescenti allarmi tra i liberali serbi e i leader occidentali, che temono che un successo dell'Srs - al governo nella coalizione guidata da Milosevic alla fine degli anni Novanta eche ha appoggiato le sue guerre - possa far sprofondare il Paese in un nuovo braccio di ferro con la comunità internazionale.

repubblica Fiat acquista stabilimento Zavasta (30 aprile)

(Teleborsa) - Roma, 30 apr - Fiat Group Automobiles (FGA) e il Ministero dell'Economia e dello Sviluppo Regionale Serbo hanno annunciato oggi la firma di un Memorandum d'Intesa (MoU) che prevede l'acquisizione da parte di FGA dello stabilimento Zastava a Kragujevac, Serbia, situato 140 chilometri a sud-est di Belgrado...
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Sergio Marchionne, Amministratore Delegato del Gruppo Fiat e di Fiat Group Automobiles, ha commentato, "Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia di Fiat Group Automobiles finalizzata a supportare le sue aspettative in termini di crescita e volumi. Arriva dopo numerose alleanze mirate e partnership raggiunte negli ultimi quattro anni con primari costruttori automobilistici e fornitori. Inoltre, dimostra la nostra fiducia nella Serbia, la sua industria, le sue competenze manageriali e l'abilità dei suoi lavoratori, senza dimenticare lo stesso mercato automobilistico Serbo, che consideriamo un'estensione integrale del nostro mercato domestico. 54 anni fa, Fiat e Zastava firmavano un accordo per la costruzione di una fabbrica a Kragujevac dove oggi viene prodotta la Fiat Punto. Noi crediamo che, insieme a Zastava, abbiamo giocato un ruolo chiave nello sviluppo dell'industria automobilistica Serba, sia da un punto di vista produttivo che tecnologico. Siamo orgogliosi del fatto che molti ingegneri e tecnici Serbi siano stati formati alla Fiat in Italia e in Serbia."

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