giovedì 28 febbraio 2008

MARIA


Si violent

Si fragile

Si tendre

Si désesperé

Era nata in maggio ed era solare. Solo per questo volevo sposarla. A diciotto anni. La paura di avvicinarci mentre il tempo fuggiva. Arrivò il maggio con una fretta quasi degna di ammirazione e la lotta in cielo fu vinta dal sole. Non servirono i miei pensieri quando mi baciò e mi disse che le cose importanti non possono essere programmate il giorno prima. Avvengono in un istante, il giorno prima non esiste. Domenica. Le scintille di luce della discoteca aiutavano il cervello a dimenticarsi degli impegni quotidiani. I suoi occhi mi facevano dimenticare di tutto. E questo fu un male, così che quando suonò la sveglia non c’eravamo più



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