sabato 4 ottobre 2008

toto e la crisi finanziaria internazionale

La differenza fra Profumo e Totó: Totó faceva ridere.Dunque Totó ha un debito di cinquemila lire con Peppino. Per saldare il conto si rivolge a Pasquale e si fa prestare cinquemila lire. Si rivolge poi a Peppino e gli dice: “Io quanto ti devo?” “Cinquemila lire” “E queste quante sono?” “Cinquemila lire” “Quindi io e te stiamo a posto!” “Sí” “Ora ridammi le cinquemila lire” Peppino gli ridà le cinquemila lire e Totó si rivolge ora a Pasquale: “Io quanto ti devo?” “Cinquemila lire” “E queste quante sono?” “Cinquemila lire” “Quindi io e te stiamo a posto” “Sí” Mentre Totó cerca di svignarsela, Peppino lo richiama e gli dice: “Totó, e le mie cinquemila lire?” “Scusa ma io te le ho ridate” “Sì ma poi te le sei riprese!” “Quelle? Ah quelle! Ma quelle cinquemila lire le ha Pasquale, chiedile a lui!” Alla base della crisi finanziaria internazionale c’è lo stesso meccanismo.Ma andiamo con ordine e con un esempio preso dalla realtá.Era il 1998, la Bayerische Hypotheken- und Wechselbank naviga in cattive acque a causa di crediti dati con troppa facilità per realizzare progetti faraonici le cui rendite si rivelavano via via molto al di sotto del preventivato. Per salvare capra e cavoli si decide, contro il parere degli esperti che invece favoriscono un procedimento di liquidazione, la fusione con la Bayerische Vereinbank e l’acquisto della Bank Austria Creditanstalt. Nasce il colosso Hypo Verein Bank giá malato di una capitalizzazione troppo bassa per le proprie ambizioni e col ventre molle dei crediti scoperti della Bayerische Hypo- u. Wechselbank. Gli operatori della Borsa amano sí il rischio, ma non sono kamikaze suicidi e il risultato dell’operazione è modesto. Ecco che spunta il Jolly: l’italiana UniCredito compra l’HVB pagando a peso d’oro tonnellate di carta da macero e dal nulla i consoci creano l’Hypo Real Estate nella quale si riversa tutta la carta straccia delle consociate e la si quota in Borsa con la speranza di raccogliere abbastanza capitale da coprire il buco che aumenta a velocitá da formula uno. La stessa carta da macero trasformata in fondi immobiliari finisce nelle casseforti di istituti pensionistici e assicurazioni (Allianz, Anton Veneta, Generali, Victoria, …). Se avete fatto attenzione ai vari passaggi, dovrebbe essere chiaro che con i vostri contributi INPS e le rate della vostra pensione presso il gruppo Allianz avete pagato la scelleratezza dei banchieri bavaresi, genovesi e bocconiani. A questo punto avremmo potuto dire con un po’ di amaro in bocca: tutto è bene ció che finisce bene, in fondo alla base di tutto ció ci sono pure beni immobili che, anche se costati cari, garantiscono una certa sostanza alla nostra pensione.Falso! La cambiale di chi ha finanziato con un mutuo l’appartamento di due locali piú servizi o il nuovo centro commerciale sullo svincolo autostradale è stata venduta e rivenduta dieci volte ad un prezzo sempre piú alto e generando interessi bancari che non sono coperti da nulla. Facciamo un passo alla volta. La Banca A vi fa il mutuo per la casa prestandovi soldi che non ha e si rivolge alla Banca B alla quale chiede un credito pari a tutti i mutui stipulati. La Banca B è ben felice di fare l’affare e presta denaro, che peró non ha, alla Banca A. Cosí, a sua volta la Banca B si rivolge alla Banca C chiedendo un prestito che questa assicurerà andando ad aprire un credito presso la Banca A … Ora, negli USA si è rimediato all’impossibilità di un “affare” del genere introducendo la parola magica di Deregulation, cioè, tradotto in italiano, il taglio dei controlli. È quello che dovrebbe fare da noi il Ministro blasfemo e razzista che ride della dignitá e della sensibilità religiosa di un miliardo di abitanti del pianeta Roberto Calderoli. C’è un altro passaggio importante in tutta la questione. Se avete acceso un mutuo da centomila Euro al 6% da ammortizzare in trent’anni, alla fine avrete restituito 215.838,19 € piú le spese (!). Le cose da puntualizzare sono due:1) fra le spese c’è anche un’assicurazione per la restituzione del debito in caso di impossibilità di pagamento. Non siate ingenui, il debito viene restituito alla banca e l’assicurazione vi perseguiterà per tutta la vita. Vale a dire che voi avete pagato perché la banca rientri comunque della cifra prestata e il debito vi rimane sul gobbo, avete solo cambiato padrone.2) la banca ha venduto la vostra cambiale da 100.000€ al prezzo di 215.838,19€ dal primo giorno.Quindi anche la storia che responsabili della crisi sono i piccoli proprietari americani che non possono piú pagare il mutuo è falsa. La colpa della crisi è quella di aver venduto piú volte beni inesistenti. Il Governo tedesco ha deciso di intervenire e salvare l’Hypo Real Estate con una fidejussione da trenta miliardi di Euro (esperti stimano la cifra necessaria a cento miliardi). Ma come? Non si tratta di un’affiliata dell’HVB, UniCredito italiana? Cosa c’entrano i tedeschi? Date un’occhiata alla lista degli azionisti UniCredito. Dopo le casse di risparmio di Verona Vicenza Belluno, Ancona e Torino seguono Allianz A.G., Hamburg Mannheimer Versicherungs A.G., Victoria Lebensversicherung A.G., DKV Deutsche Kranken-Versicherung A.G, Hamburg Mannheimer Sachversicherungs A.G., Karstadtquelle Lebenversicherung A.G., e via di questo passo … tutte assicurazioni (versicherung = assicurazione). Tanto per non ingannarci sul chi sono i padroni del vapore. Ora prendete queste cifre e moltiplicatele per dieci, o forse per cento, e avrete la misura della catastrofe europea. Moltiplicate le cifre europee per dieci o per cento e avrete la misura della catastrofe americana.Siamo stati cosí ingenui da mettere i nostri risparmi in un’assicurazione sulla vita (Allianz, Anton Veneta, Generali, ….) coperta con la nostra cambiale per un mutuo giá rivenduto dieci volte come garanzia dalla Banca A alla Banca B alla Banca C, a tre affiliate e tre istituti di riassicurazioni ma niente paura, Totó è dietro l’angolo e ci prepara il secondo colpo di genio.Per salvare anche questa volta capra e cavoli ci chiederá di finanziare un piano di salvataggio… Ecco lí i settecento (850) miliardi di dollari stanziati dal Congresso americano per salvare (no, … non noi) i criminali che hanno affondato la nave e che gestiranno il fondo. Sarebbe come chiedere a bin Laden di gestire la lotta al terrorismo (mah! A pensarci bene…). Né Angela Merkel ha trenta miliardi su uno scaffale nelle cantine del Reichstag, né Giorgio Busch ne ha settecento negli scantinati della Casa Bianca. Ormai avete indovinato. Dovranno chiederli in prestito alle banche, magari alla Banca A, alla Banca B o alla FED e alla BCE. Dal momento che Governi e Parlamenti non sono entitá produttive e che le loro uniche entrate sono le nostre tasse, il prestito lo pagheremo noi. Ne avete abbastanza? Purtroppo la danza non è finita. Quando Giorgio Busch e Angela Merkel avranno immesso sul mercato i loro miliardi creati dal nulla, avranno aperto porte e finestre alla spirale dell’inflazione che diminuirà il valore dei nostri stipendi, fará aumentare i prezzi e metterá in difficoltá chi il mutuo deve ancora pagarlo. A quel punto le banche non potranno realizzare le rendite preventivate, … e la giostra è al punto di partenza. Non saranno contenti i cinesi che tengono nelle loro casseforti 500 miliardi del debito pubblico americano. Non saranno contenti i sauditi che da sempre si vedono pagare il petrolio con bigliettini verdi senza valore con raffigurata la faccia di presidenti americani giá morti da un pezzo. Non sará contenta neanche la Merkel che ha fatto ogni cosa per accontentare gli “amici” al di lá dell’oceano che ora le saldano il conto con un assegno a vuoto.UniCredito è proprietaria al 10% di Beate Uhse, la piú grande catena di pornografia tedesca ed è forse lí che Lorsignori si riforniscono della materia prima necessaria alla rigenerazione del proprio equilibrio mentale dopo giornate cosí intense di emozioni come quelle di questi giorni e magari alla prossima legislatura vedremo qualche eroina del ramo esperta del bacio francese eletta a ministro della salute pubblica.Io peró rimpiango Totó, che, nel suo piccolo grande genio, ci aveva raccontato la stessa storia, anche se in maniera piú semplice, e ci aveva fatto ridere.

http://www.radio-utopie.de/2008/10/04/toto-e-la-crisi-finanziaria-internazionale/#more-1930

0 commenti: