giovedì 27 marzo 2008

STUPIDA PAR CONDICIO


CorSera

ROMA - Il caso di Porta a Porta per Silvio Berlusconi «è un atto di violenza della sinistra e di Veltroni». Il segeretario del Pd aveva reso noto di partecipare alla trasmissione di Bruno Vespa solo se ci fosse stato un confronto diretto con il candidato premier del Pdl, il quale però non ha accettato: «Se facessi il confronto televisivo con Veltroni, dovrei farlo con gli altri dodici candidati che hanno gli stessi diritti», ha detto il Cavaliere. A questo punto Veltroni ha risposto che non sarebbe andato nemmeno a una trasmissione in cui egli avrebbe risposto da solo alle domande dei gionalisti. Quindi la Rai è stata costretta, per la par condicio, anche ad annullare la puntata in cui Berlusconi avrebbe risposto da solo ai giornalisti.


stupida par condicio: con una mano offre e con l'altra prende. stupida par condicio: avvantaggia uno e svantaggia un'altro. stupida par condicio: sette canali, digitale e telegiornali. stupida par condicio: offesa e maleducata, vittima e carnefice. stupida par condicio perchè da voce agli stupidi i quali, a loro volta, danno dello stupido ad altri. stupida par condici perchè condicio sine qua non indispensabile dovrebbe essere che nessuno dei contendenti può essere padrone di media e network. stupida par condicio perchè ha ragione berlusconi: la rai è in mano alla sinistra. stupida par condicio perchè ha ragione veltroni: vienimi a sfidare da vespa. stupida par condicio perchè ha di nuovo ragione berlusconi: se vengo a sfidarti da vespa devo farlo anche con gli altri. stupida par condicio perchè quando dovrebbe vietare permette e quando deve permettere vieta. stupida par condicio: ogni canidato abbia un tot di ore a disposizione per la sua campagna elettorale, lo gestisca come meglio crede ed i voti veri vada a prenderseli in strada tra la gente, negli uffici e nelle abbriche, nelle chiese, nei campi di calcio, o di golf o di tennis o vattelapesca... si sporchino le mani di sano lardo umano e non del solito olio unto delle telecamere.

martedì 25 marzo 2008

lezioni di polso

MUNICH

"Appelius stumbled upon this history in 2005, when he was researching German government archives and came across the autopsy report of a young German man who had been killed in Bulgaria. "I was really shocked about this," Appelius said. "I never heard about such a case before. And I thought if there was one case of this sort there were probably more of them."

"The Stasi tried to cover up some border deaths, sealing coffins and declaring that the dead had been killed in traffic accidents. Until 1975, the Bulgarian authorities often hastily buried the bodies of victims in the border zones where they fell. The current Bulgarian government has not been forthcoming, and the German government has not pressed the recent European Union member to open up."
Internat.H.T
"La Storia si fa immagine. A raccoglierla è un giovane fotografo di ventidue anni, Gianni Giansanti, oggi uno dei più grandi fotogiornalisti internazionali."
"Il 9 maggio verso le dodici e mezza, alcuni colleghi, dopo aver fotografato l'ennesimo incontro, scendono e mi invitano a mangiare. Ma io resto, perché quel giorno volevo fare qualche primo piano a colori, Zaccagnini, Fanfani, Andreotti, da tenere in archivio e magari vendere a qualche settimanale. A un certo punto vedo uscire dal portone di Piazza del Gesù due, tre poliziotti in borghese che salgono su una macchina, sgommano e si dirigono a tutta velocità verso Largo Argentina. Li seguo in moto, Corso Vittorio, la pattuglia inchioda, rigira, torna in Largo Argentina, quindi Botteghe Oscure. E li si ferma. Arrivano i celerini che bloccano via Michelangelo Caetani. Cordone, non si passa. Ma mi accorgo che l'altro ingresso della strada non è stato ancora sbarrato."
Scorri la sequenza delle foto

il corpo di aldo moro ha valenza legale, valore di legge dello stato. una circolare interna per i ministeri, una linea di partito. è l'esito delle consulatazioni sul da farsi della repubblica alla luce di quanto stava accadendo. era importante capire quanto lungo fosse il guinzaglio. l'Alleato più azzardato diede l'esempio, ed allora, invece di allargare troppo i confini del potere li si ampliò del tanto giusto che bastava per non scontentare nessuno lottizzando l'intero paese, indebitandolo subito dopo per comprarselo loro.
great job, my italian friends :) !!!!


domenica 23 marzo 2008

inter kaputt!


dal blog di christian rocca





Non è successo niente

Due anni dopo, una sola squadra in campo. E un solo allenatore in panchina, ché quello che "vince sempre" (copyright Pravda Rosa) è rimasto a casa. Appena vedono la Juve, anche questa Juve, gli indossatori mettono in campo sempre sei terzini, di cui due a centrocampo e uno "Burdisso due fisso", uno dei più scarsi difensori mai visti sui campi di serie A. Forse l'unico più scarso di lui è Maxwell, a rinnovare la straordinaria tradizione della fascia sinistra degli indossatori. La partita doveva finire 1-6, ma è finita soltanto 1-2 con Materazzi a piangere, gli indossatori come al solito sempre a protestare E a far ridere.

mercoledì 19 marzo 2008

gli awards tedeschi


















dall'articolo:

"Because Hitler's regime placed the swastika in the center of the medal's simple black-and-silver design and handed out millions of them during World War II, the award remains off-limits for today's army.

"The symbol was abused by the Nazis and as a result has also become a symbol for the crimes of the Wehrmacht during National Socialism," said Stephan Kramer, secretary general of the Central Council of Jews in Germany. Kramer said that he believed that German soldiers deserve a medal for bravery, but one with an untainted design."

BERLIN: The German Army today has no awards for courage, only for attendance. The painful debate over reviving the famed Iron Cross to fill that gap underscores how distant Germany remains from normality when it comes to the military.

At a time when allies, including the United States, are pressing Germany to send more troops into the most dangerous parts of Afghanistan, the country is only beginning to reconnect with the basic trappings that go hand-in-hand with armed deployments. Not only does the Bundeswehr lack medals for valor, it does not have an award comparable to the Purple Heart for wounded U.S. soldiers.

[...]

Georg Martin, 83, a private during World War II, received the Wound Badge in Silver for the three times he was severely wounded, as well as an Iron Cross for fighting as part of a machine gun crew during the Battle of Kharkov in what is today Ukraine. In fact, he has two of each of them.

Once a year, on the national memorial day, Volkstrauertag, he dons replicas he purchased in 1959, at his own expense, for a few Deutsche marks. Meanwhile, in a file where he keeps copies of his military hospital records, sit the originals, bearing the swastika of the Third Reich.

The history of the Iron Cross, designed by the German architect and painter, Karl Friedrich Schinkel, dates to 1813 and the Prussian War of Liberation against Napoleon. But it is the Nazi history that takes precedence.

continua su:

the international herald tribune 19 marzo


martedì 18 marzo 2008

Odore di polvere da sparo nel vecchio continente



UN officer dies after Kosovo riot

[...]The Ukrainian officer who died had been part of a special unit which had moved in to the courthouse, arresting more than 50 Serbs.[...]

[...]The UN says 41 policemen are still being treated for their injuries.

Eleven French officers have been flown home for treatment. Ukrainians and Poles are also among the wounded.

Doctors say a Serb demonstrator who was shot in the head is in a coma, fighting for his life.

Nato admitted its troops had used "both lethal and non-lethal means" - but had only shot in the air.

Officials in Belgrade have accused the UN and Nato of using excessive force against demonstrators. Russia's UN Ambassador Vitaly Churkin also suggested there had been a lack of restraint.[...]

Opinione d'oltre alpe





[...]Les deux grands partis plafonnent en raison de "la faible intensité de la campagne", diagnostique le politologue Ilvo Diamanti. Faut-il s'attendre à un durcissement dans les prochaines semaines ? En refusant de s'allier à la gauche radicale, comme l'avait fait le centre-gauche lors des dernières échéances, le Parti démocrate a privé M. Berlusconi de sa cible communiste préférée. Il lui a aussi confisqué son vieil ennemi, Romano Prodi, qui expédie discrètement les affaires courantes après avoir annoncé son retrait de la politique italienne.

En leur distribuant leur "kit" de campagne, M. Berlusconi a conseillé à ses candidats de comparer l'ancien maire de Rome à Staline. Mais l'argument fait sourire. Admirateur des Kennedy et soutien d'Obama, le leader de la gauche réformatrice célèbre "le vent nouveau qui souffle de l'Amérique" et "les idées démocrates capables de réunir la croissance économique et la lutte contre la pauvreté".[...]

[...]Ce renouvellement de la classe politique n'emballe pas tout le monde : "Les listes présentées par le Peuple de la liberté et le Parti démocrate sont médiocres", estime le quotidien économique Il Sole 24 Ore. Pour son éditorialiste, "jamais la campagne électorale n'aura été autant concentrée sur deux personnages symboles qui sont devenus des machines à ramasser les voix". Leur credo commun étant le "vote utile", ils n'ont pas de quoi faire chavirer les foules.

Mais la campagne en demi-teinte découle aussi du système électoral. Grâce à la prime majoritaire, le parti arrivé en tête aura une confortable majorité à la Chambre des députés. En revanche, la partie risque d'être serrée au Sénat, où le résultat final peut se jouer dans trois ou quatre régions clés. La perspective d'une prochaine cohabitation, voire d'une "grande coalition", n'incite pas à se déchirer.

Jean-Jacques Bozonnet

lunedì 17 marzo 2008

oltre i semafori, oltre i tetti













oltre i semafori, oltre i tetti, l'orizzonte terso.
nemmeno una nuvola nel cielo, nemmeno una lacrima dagli occhi.
musiche rapide o bit monotoni o monotoni piaceri o favori scontati o mistri risolti o momenti infiniti o incomprensioni comprese solo da una parte.
maniche corte, legno di ciliegio, bichieri di cristallo.
modifiche organiche, rivalutazione del niente

domenica 16 marzo 2008

il marketing politico di veltroni

oggi, 16 marzo, alle ore 16 veltroni è al verdi di gorizia.una densa folla si era accalcata un'ora prima all'ingresso del teatro.molti vecchi,pochi giovani,qualche famiglia.all'ingresso viene distribuito un piccolo manifesto molto minimal e con tre frasi: "per un'italia moderna", "si può fare" e "veltroni presidente". tutto in stampatello, in bianco su sfondo verde. già l'idea, di per se, è molto americana ed ale, in parte a me, mi fa notare la spaventosa somiglianza con i manifesti che alle conventions di obama sventolano i supporter del senatore nero.in effetti se veltroni fosse nero e se propagandasse in inglese, tra lui ed obama sarebbe dura trovare differenze.inizia il suo discorso dando da subito un'impostazione emozionale, parla del nonno materno, sloveno, torturato dai nazisti nei giorni della roma città aperta, racconta i piccoli inconvenienti di avere una madre di nome e cognome slavo.poi racconta di come durante le 53 tappe precedenti ha incontrato pezzi della storia della sua famiglia: una vecchietta di lecco gli dice che una volta aveva conosciuto suo padre, cronista del giro d'italia e che in un'altra città, un'altra vecchietta, gli ha fatto avere una foto di sua nonna.insomma, sembra più un prete che un politico e conquista subito la fiducia della paltea, a cui si rivolge invitandola a partecipare in prima persona al cambiamento del paese, dice: "c'è bisogno di più NOI".infatti ammette che in italia, ciò che veramente non funziona è la politica.parla delle bellezze artistiche e paesaggistiche del paese, dell'onestà della gente e del successo dell'imprenditoria del nord est.ciò che non funziona è la politica.fa quache battuta,qualche interruzione di applausi, dietro di lui un grande striscione verde sul quale compare, a sinistra, il grande cerchio del simbolo del pd, anch'esso molto yankee. ai lati del palco due colonne verdi con il simbolo in cima.elogia il coraggio della scelta fatta dal suo partito e della novità (parola ripetuta più volte,forse con un certo abuso) che il pd ha introdotto nella scena politica, un movimento che, a suo dire, ha spiazzato i suoi avversari.molto interessante il disorso della novità: in pratica si dice portavoce di un nuovo modo di fare la politica, con altri linguaggi, con una nuova sintassi.elogia la scelta di visitare 110 provincie italiane, di aver dato spazio ai giovani ed alle donne.promette di dimezzare il numero dei parlamentari e di aumentare i salari minimi.
non nomina mai berlusconi, ma fa una lunga allusione al tema del programma strappato e del programma copiato. ancora qualche battuta per poi passare a casini e la "puzza di inciuccio" da lui intercettata, citando il motivetto di jannacci "vengo anch'io, no tu no" come trattamento a lui riservato dal popolo della libertà.risate del pubblico.
poi passa alle promesse "politiche", alle bugie spudorate, allo schiffo da cui proviene, non mi va neppure di parlarne.
dulcis in fundo, un fatto che mi ha veramente sbalordito: l'inno di mameli!! signora maleducata in parte a parte, credevo che solo an suonasse l'inno alle convention. forse visto che fini ed il suo partito sono scivolati dentro il pdl si è aperta una deriva nazionalista a sinistra? no...non credo.sarà che veltroni crede di poter fare tutto e devo ammettere che sembra quasi convinto. alla fine il mio giudizio sul suo comizio (perchè pur sempre di comizio si parla, benchè lui si sforzi di venderlo come un altro prodotto) è positivo. sul parco si comporta bene, ha un atteggiamento modesto nei confronti della platea, sembra un amico,fa battute leggere, non parla male di nessuno, non condanna, non accusa nessuno. i suoi argomenti sono semplici, no parla di cifre ed ha sempre in bocca l'aggettivo "nuovo".
bravo veltroni, che dio ti aiuti

venerdì 14 marzo 2008

pizzo e mandolino


ma alla fine la colpa di chi è?
tra spazzatura ed estorsione ci passano di mezzo appalti e tangenti, ma alla fine la colpa di chi è?
risposta, risposta: mafia.
sciascia diceva che non si può processare la mafia perchè non si può processare lo stato.

MA NN MI BASTA

chi paga il pizzo non può essere rapinato. o no?

bene.ciò significa che il vero bisogno di mafia non sta al vertice, ma alla base. lo scagnozzo è responsabile quanto il commerciante. ognuno "tiene famiglia".

è più grave vendere le sigarette di contrabbando o comprarle?
è peggio prendere tangenti o pagarle?

e poi ci sono tutte quelle storie di pistole e violenze.

è peggio accettare un oltraggio oppure farlo?

finchè la paura dipende dall'assenza di volontà di mettere a rischio la propria condizione attuale pur di preservare i pochi istanti di felicità la vita dei nostri figli sarà costretta ad adattarsi al nostro esempio.

se la mafia spara significa che c'è qualcuno che il suo volere non lo ha rispettato

la mafia è una condizione mentale delle vittime. il vero responsabile è colui che davanti al pericolo indietreggia e che preferisce accettare di trasmettere in eredità la propria paura piuttosto che sparare in faccia a chi vuole condannare i propri figli a fare la sua stessa fine di codardo immondo

vederci con occhi esterni


The grandson of the last king of Italy, the brother of slain fashion designer Gianni Versace and a Roman princess who is close to the pope are among the mixed bag of unorthodox candidates vying for a seat in next month's general elections.

Parties from the right and left have enrolled these household names to foster their image, draw votes, or simply be provocative. Nobody, however, has ventured as far as the maverick Radical Party famously did 20 years ago, when it enrolled — and managed to get elected — pornstar Ilona Staller, commonly known as Cicciolina.

The fact Italy has been a republic since the end of World War II isn't stopping Emmanuel Filiberto of the Savoy royal family from seeking a seat in parliament in the April 13-14 elections.

The 35-year-old prince, who has denied having any claims to the throne, said Thursday he is running as an ordinary citizen — even though a number of monarchic nostalgics filled the room where he presented his candidacy in Milan. He will campaign under his own list called "Values and Future."

Emmanuel Filiberto returned to Italy with his family in 2002 after a half-century of exile imposed on the Savoy males because of the monarchy's support for fascist dictator Benito Mussolini. He says he wants to represent Italians living abroad, as they were the ones who helped him connect to Italy while he was away

Roman princess Alessandra Borghese, whose family tree includes a 17th-century pope, is running for a Senate seat under a centrist party that, like Borghese herself, has strong ties to the Vatican.

The 44-year-old princess is close to Pope Benedict XVI, has been a Vatican correspondent for the country's largest newsweekly and has written books about faith.

Some say the eye-catching names running for election this year are just filler in a parliament that features 945 lawmakers between the two chambers — a high and expensive number that all sides promise to reduce if elected.

"In parliament, there are 30 people who actually work, all the others just need to be there, and be loyal," Silvio Berlusconi, the conservative candidate for premier, said recently.

Berlusconi — the media mogul and soccer team owner who recently lost the title of Italy's richest man, falling to third — is himself not your average candidate, and his Freedom People list features some unusual names.

One is Santo Versace, whose brother, star designer Gianni, was shot to death in Miami Beach in 1997. Santo runs the business side of the Versace fashion house.

Others vying for a seat are an actor who aims to become culture minister, the leader of taxi protest that paralyzed Rome in the summer of 2006 and a former cross-country Olympic medalist looking for her second stint in parliament.

The Democratic Party, meanwhile, has enrolled the sole survivor of a deadly fire at a ThyssenKrupp plant in Turin in December — a case that has become a symbol in Italy's fight for more safety in the workplace.

Saying that it wants candidates to represent civil society, Democratic Party leader Walter Veltroni is also presenting a renowned oncologist, an up-and-coming entrepreneur and a magistrate who doubles as a writer of successful detective stories.

A former Iraq hostage who says he wants to defend Christian values and the TV presenter of a popular soccer show are running for a far-right party.

Almost 150 lists, parties and movements registered themselves by the Interior Minister's deadline earlier this month. While the overwhelming majority will not garner enough votes to elect any lawmakers, there's something for all tastes.

The "No Garbage in Campania" list is a reference to the trash crisis that exploded in Naples and its surrounding Campania region late last year. Then there's the "Liberal Catholic Holy Roman Empire," the "Internet Party," the "Dolphin National Movement," along with Fascist and communist nostalgics.

Hoping to bank on widespread sentiments of disappointment against Italy's ruling class, some lists are using names similar to that of satirist and anti-elite crusader Beppe Grillo, who himself is not running. Another is simply called "I Don't Vote."

The Associated Press
Published: March 13, 2008

domenica 9 marzo 2008

la vera borsa è luis vuitton,cojon


nel 2006 me ne sono rimasto buono-buono in spagna sicuro del fatto che berlusconi avrebbe perso le elezioni senza il bisogno del mio aiuto.poi alla fine prodi ha vinto ma forza italia nn ha perso per niente.dipende da una neanche tanto strana congiuntura tra qanto accaduto nella notte al viminale ed alla ripartizione dei voti delle regioni su base proporzionale (svincolati dal risultato nazionale) delle disposizioni della legge 270 del 2005.

ora la cosa si fa più seria.ciò che risulterà dalle prossime elezioni sarà, a tutti gli effetti, una terza repubblica nata dagli errori (o false correzzioni) delle due precedenti. l'errore più grande è stato il precedente governo (o sarebbe nmeglio chiamarlo nn governo) impostato su criteri puramente elettorale e su un unico principio fondamentalmente sbagliato che si chiamava antiberlusconismo.
ora la cosa si fa più seria ed alle urne dobbiamo andare tutti e tutti dobbiamo mettere da parte, per un momento, i giustificati rancori nutriti contro gli intoccabili di partito. dobbiamo tutti andare alle urne ed andare a votare per il partito demeocratico.
quello che accadrà, a mio avviso, sarà abbastanza semplice: il popolo della libertà vincerà le elezioni con fini presidente della camera, bossi al senato, tremonti (ed il suo libro la paura e la speranza) al tesoro e frattini agli esteri (persona competente ed europeista...). ma al senato, dove in ogni caso berlusconi avrà i numeri, ci sarà la vera rivoluzione perchè nn si potrà fare a meno dei corridoi clientelari ed ideologici che il pd eredita dalle passate tradizioni del pci, dei progressisti, dei ds e dell'unione. grazie alla legge elettorale incostituzionale vigente, casini avrà i numeri al senato e la sinistra arcobaleno nn sarà una semplice frangia marginale delle poltrone di palazzo madama. mastella nn si presenterà alle elezioni (gli ultimi feticci del cancro della prima repubblica gettano la spugna di fronte all'indignazione dei salari bassi e del caro vita) e solo con veltroni dialogheranno casini e bertinotti. i due eviteranno di guardarsi negli occhi e sulle fondamentali mozioni della pressione fiscale sarà l'ex inquilino del campidoglio a parlare per loro conto. da canto suo berlusconi sarà molto più sereno: i cinque anni del suo mandato hanno messo in regola la sua figura di imprenditore, hanno depennato i diversi reati di cui si era macchiato ed hanno garantito alle sue aziende un periodo di splendore nn ancora conclusosi. questa serenità consentirà al president berlusconi di governare l'italia con una certa magnanimità.

il rpobelema vero che rimane e che nessuno la dentro può risolvere rigurada il debito pubblico: qualsiasi coalizione che risulterà vincitrice dell'aprile elttorale troverà sulla scrivania di palazzo chigi la rata di 70milioni di euro per rifinanziare il debito. cioè, 70milioni NN PER CHIUDERE IL DEBITO, MA PER MANTENERLO. chiunque espugnerà palazzo chigi (che, nn lo si dimentichi mai, è altra cosa rispetto al senato ed alla camera, ogni tanto ripassare la costituzione farebbe bene un po a tutti prima di mettersi in coda alle urne) dovrà fare i conti con questa bella sintesi scippata a wiki:

"Se la spesa per interessi aggrava il deficit pubblico, facendo ulteriormente aumentare il debito, può innescarsi un circolo vizioso in cui all'aumento vorticoso del debito corrisponde un aumento della spesa per interessi, dei deficit e quindi del debito pubblico.
Il taglio della spesa corrente per finanziare il debito ha effetti negativi sul gettito fiscale poiché la spesa pubblica è la via principale per stimolare la crescita economica."

bisogna a questo punto rendersi conto di un dato molto semplice: in italia nessun governo futuro sarà capace di risolvere questo punto fondamentale e qualunque governo, per poter mantenere in piedi lo stato dovrà mettere le mani nelle tasche degli italiani. che lo siffaccia con le imposte dirette (prodi) o indirette (berlusconi) gli italiani continueranno a finanziare il debito e solo con le briciole del disavanzo si finanzierà la crescita, la sanità, la provvidenza sociale, la ricerca e l'istruzione.

siamo un paese in rotta senza direzione

ma nn dobbiamo essere pessimisti, NO NO NO. e dalle grandi crisi che vengono fuori i grandi uomini. nn dobbiamo avere paura. andare a londra costa meno che fare una spesa per una cenetta intima. il superfluo, signori, imper sul necessario. i padroni del nostro denaro siamo noi. con il notro denaro dobbiamo mantenere in piedi lo stato e con il resto dobbiamo viverci!!!e per viverci dobbiamo fare dei sacrifici,dobbiamo rinunciare al superfluo.ognuno sia ministro del proprio tesoro,ognuno amministri la sua parte di debito nel miglior modo possibile evitando di impostare la propria spesa su criteri di pigrizia (spegni l'auto e vai a piedi), attrazione (se un prodotto è promosso da uno spot televisivo ricorda che quello spot costa più del prodotto stesso, che in se nn vale niente), status simbol (come può una borsa costare più dello stipendio netto di un operaio), noia (io da bambino giocavo con i sassi,porca puttana!!!!),integrazione sociale (sepgni la tv se ti fa male),frustazione (se sei grasso, l'unico modo per dimagrire è NN MANGIARE, sulla terra c'è chi nn mangia, chi mangia troppo e chi mangia e poi vomita.dei tre nessuno sta bene).

e da ultimo, cari ministri del tesoro (vostro), è arrivato il momento di renderci conto di un dato di fatto innegabilemte vero: il nostro tenore di vita è oltre le nostre possibilità. ci hanno ingannato, la globalizzazione è una bufala, è un falso mito di progresso basato su una truffa bancaria che ha fatto in modo che noi acquistassimo dalle industrie del terzo mondo pagando a debito.si regge tutto sul debito e le banche scoppiano. le banche e le assicurazioni hanno impacchettato debiti e gli ahnno quotati in borsa. hanno strutturato il debito,operazioni degne del demonio: il direttore ti convoca e ti propone di COMPRARE un debito!!! ma mica te lo dice così,giàmmai...ti propone un bond, un'opzioneput e/o call,un titolo di stato,ma che è sempre un debito che il caro direttore ha acquistato da altri in un vortice spaventoso che ha il suo epicentro in un ristretto numero di srl che hanno prodotto il debito attraverso le spa e che lo disperdono per il pianeta ricavandone gli utili dai tassi di interesse. è uno schiffffo legalizzato, è una truffa palnetaria, è il male assoluto.

good luck